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Tetti senza antenne, da oggi via agli sconti per i condomìni


La giunta approva il regolamento per chi ristruttura. E il Comune fa cassa con le monetine nelle fontane.

Le monetine gettate dai turisti secondo la tradizione nelle fontane romane, da piazza di Spagna al Quirinale, finiranno nelle casse del Campidoglio e serviranno a finanziare anche i restauri dei monumenti della città. Solamente quelle gettate nella Fontana di Trevi saranno come sempre devolute alla Caritas. È una delle decisioni prese ieri dalla giunta. Novità anche sul fronte delle ristrutturazioni dei palazzi. A luglio la delibera passata in Consiglio e ieri il regolamento. Così il "piano tetti puliti" ora è operativo. Servirà per ripulire lo skyline di Roma da 1,3 milioni di antenne e parabole, con incentivi da 3 a 5mila euro a chi centralizzerà l'impianto. Risparmi anche per opere finalizzate al risparmio energetico. "Sarà un contributo importante per il rilancio dell'edilizia" spiega l'assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci. La delibera prevede l'esenzione dalla Cosap (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche) per i cantieri che lavorano in tutta la città, dal Centro alle periferie, alla ritinteggiatura delle facciate dei palazzi cittadini e alla sostituzione delle antenne singole con quelle centralizzate. Concessi anche piccoli contributi a fondo perduto, che sono arrivati ieri proprio con il regolamento attuativo, per i condomìni e i proprietari che portano a termine delle ristrutturazioni. Ancora: si prevede lo storno, a favore degli stessi proprietari e condomìni, di una parte, il 10 per cento, dell'imposta comunale per l'eventuale pubblicità sui ponteggi, nonché ulteriori incentivi per chi elimina amianto ed eternit. Il tutto poi potrà combinarsi con le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie e con l'ecobonus del 65%. I lavori dovranno svolgersi in sei mesi per gli edifici non tutelati e in un massimo di nove per le facciate di pregio storico. La scadenza finale dell'operazione è fissata per il 31 dicembre 2017. Inoltre la giunta ha anche approvato la delibera con cui "si esprime la volontà di Roma Capitale di essere l'esclusiva e legittima destinataria ed accipiens delle monete lanciate negli invasi delle fontane storico-artistiche della città". D'ora in poi dunque sarà il Campidoglio a raccogliere e incassare, tramite gli addetti della Sovrintendenza comunale, le monete lanciate dai turisti nelle fontane di piazza di Spagna, piazza Navona, Barberini, della Rotonda, del Popolo, di piazza Colonna, Santa Maria in Trastevere, Mattei, Esedra, dell'Acqua Paola al Gianicolo, del Babuino, del Quirinale, Madonna dei Monti e Santa Maria Maggiore. La Sovrintendenza installerà dei cartelli vicino alle fontane in cui si chiarirà che le monete sono devolute a Roma Capitale. Infine bilancio e urbanistica. Arriva l'autorizzazione per il capo dell'Avvocatura capitolina a procedere alla stipula di un accordo per il recupero di un creditodi 38.250 mila euro che l'amministrazione vantava nei confronti della Società Calfin Partecipazioni e Gestioni S. r. l. Si tratta di una vicenda che risale al 2003, oggetto di una contesa giudiziaria terminata nel 2011 con il pronunciamento della Corte di Cassazione. E in ultimo ecco la delibera con cui si chiude definitivamente la procedura del Piano regolatore generale varato dalla giunta Veltroni nel febbraio del 2008, approvando l'adeguamento degli elaborati per 240 aree.

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