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#TettiPuliti: via le antenne!


Una serie di incentivi, come la trasformazione del 10% degli emolumenti dovuti all’amministrazione per l’utilizzo di pubblicità sui ponteggi, e di sgravi fiscali, come l’esenzione dal pagamento della COSAP.

C’è tempo fino a maggio 2017 per sfuttare l’occasione offerta in una delle ultime delibere della Giunta comunale di Roma, fine luglio scorso, riguardante il capitolo della riqualificazione urbana e rivolta a chi decide di rifare la facciata dell’edificio. Per avere diritto a incentivi e sgravi viene però posta una condizione: occorre cioè che i proprietari dell’immobile “provvedano, contestualmente, alla centralizzazione dell’impianto di ricezione del segnale (digitale terrestre DTT, satellitare SAT con prese multiple SAT DTT per ogni appartamento, fonia e connettività a banda ultra larga)”.Insomma, l’amministrazione comunale di Roma ha fatto suo “Tetti puliti“, il progetto promosso da CNA Roma, ANACI Roma (associazione degli amministratori di condominio) e l’azienda Fait, con l’obiettivo di “disboscare” i tetti della Città Eterna dalle tante, troppe, antenne inutilizzate e arrugginite, favorendo la centralizzazione degli impianti d’antenna (o meglio ancora: installando un impianto multiservizio per la distribuzione dei segnali sia televisivi che internet).

Roma, dunque, fa da battistrada per una nuova stagione a beneficio delle attività di ristrutturazione edile nel segno della riqualificazione urbana, nonché della diffusione dello smart building, l’edificio connesso alla rete, tema centrale di SAIE, che grazie all'alleanza con All Digital ha creato uno spazio dedicato all'aggiornamento tecnologico del patrimonio edilizio nazionale e l’integrazione tra mondo delle costruzioni e mondo delle telecomunicazioni.

Diventa ora auspicabile che l’esempio della capitale venga seguito da altre pubbliche amministrazioni per ridare slancio all’industria edile e promuovere la cultura digitale nel nostro Paese, considerando che nel tempo delibere e regolamenti vari sono stati promulgati in numerosi Comuni italiani senza ottenere risultati significativi. Infatti, a conferma dell’inefficacia dei regolamenti precedenti, lo stesso documento del Comune di Roma recita che a dispetto della deliberazione n. 95 del 14 maggio 2003 «negli ultimi 10 anni risulta che solo il l0% dei condomini ha centralizzato il proprio impianto». Se “Tetti puliti” deve essere perciò considerato come un esempio da imitare, rendiamo disponibili al download il testo della delibera ed il regolamento.


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